Conte Cagliostro: Una Vita Di Viaggi, Massoneria Ed Eresia

Figlio di un modesto mercante, Giuseppe Balsamo nacque a Palermo nel 1743 in un quartiere povero e operaio. Quando suo padre morì, fu accolto dagli zii materni. Non ci vuole molto perché venga notato dalla sua "esuberanza", che si traduce in vari piccoli crimini, truffe e altri litigi. A modo suo è un piccolo chef, un abile falsario esperto di chimica, uno spirito ribelle che conoscerà il carcere in più occasioni: a Roma a Castel Sant'Angelo, a Parigi alla Bastiglia, a Londra, a San Leone vicino a Urbino, e naturalmente nella nativa Palermo, a Palazzo Marchesi.
A 23 anni è costretto a lasciare Palermo per Messina. La sera del suo arrivo, ha un incontro che lo segnerà per sempre. Incontra uno strano personaggio con una lunga barba e più nazionalità, Altotas, che afferma di conoscere il segreto della Pietra Filosofale. Fu lui, secondo lo stesso Cagliostro, ad iniziarlo ai misteri dei sommi sacerdoti dell'antico Egitto e ad ispirarlo a viaggiare. Così si recò a sua volta in Egitto, Grecia e Asia Minore sotto il nome di Conte di Cagliostro.
Nascita del Conte Cagliostro
Fu attraverso la sua cerimonia di iniziazione alla Massoneria a Londra il 12 aprile 1777 che il giovane palermitano divenne "ufficialmente" conte di Cagliostro. Ben presto raggiunse il grado di Gran Maestro della Loggia di Londra, poi quello di Gran Copto di un rito da lui istituito e che chiamò Massoneria egiziana. Come si è arrivati a questo? Dalla ricerca della rinascita dell'uomo e dalla pratica degli esercizi spirituali, osservando sei comandamenti e tre imperativi che sostengono l'amore per Dio e il prossimo, il rispetto per il re e per la natura, la meditazione e l'applicazione rigorosa delle regole dell'Ordine . Regole che egli stesso si impose, mescolando rituali massonici, riti orientali e quelli dell'antico Egitto, come li apprese durante i suoi lunghi viaggi. Tuttavia, la sua fama nelle scienze occulte gli valse anche un processo per eresia. Per molto tempo Cagliostro godette di fama illimitata in Europa. Famose le sue predizioni, così come le guarigioni ei poteri a lui attribuiti, tanto che lo stesso Goethe, a Palermo, insiste per visitare la casa natale di Cagliostro.
Per anni Cagliostro ha viaggiato in tutta Europa; si racconta tutto di lui, è venerato o, al contrario, disprezzato. A sua volta, viaggerà a Malta, Francia, Spagna e Portogallo. Poi a Londra, Bruxelles, Amsterdam, Venezia, Francoforte, Lipsia, Berlino, San Pietroburgo, Varsavia, Parigi, Strasburgo, Napoli, poi ancora Parigi. Tornò in Italia: Torino, Genova, Milano, Verona, Trento poi Roma, dove fu arrestato nel maggio 1789.
Affare della collana di diamanti
Parigi, 1785. Quasi suo malgrado, Cagliostro si trovò coinvolto in quello che sarebbe passato per il più grande scandalo del Settecento: l'affare della collana di diamanti. Mentre era consigliere del cardinale de Rohan, fu contattato da due gioiellieri ai quali il re Luigi XV aveva ordinato, poco prima della sua morte, una favolosa collana per il suo preferito. Segretamente, stiamo cercando di rivendere questa collana al nuovo re Luigi XVI, attraverso trattative segrete con sua moglie, Maria Antonietta. Allerta, la gente grida allo scandalo di fronte al lusso costoso della corte, mentre povertà e carestia travolgono il Paese. Cagliostro è imprigionato alla Bastiglia. Se i suoi giudici riconoscono la sua innocenza, è comunque costretto a lasciare la Francia. Va a Londra, poi a Roma, perché sua moglie ha nostalgia del paese. È la fine. Dopo umiliazioni, abiurazioni e un lungo processo la cui sentenza viene letta alla presenza di Papa Pio VI, Cagliostro viene trasferito "senza speranza di grazia e sotto stretta sorveglianza" alla fortezza di San Leone, presso Urbino.
Vi morì nell'agosto del 1795, dopo duri anni di prigionia. La sua morte come la sua vita rimarrà misteriosa; anche oggi i fedeli si inginocchiano nella sua cella.
Perché il conte Cagliostro?
Il nome gli viene dal lato materno della sua famiglia. Una cugina della madre sposò un borghese messinese, un certo Giuseppe Cagliostro. La città di Messina segna così una svolta decisiva nella vita del giovane ribelle, perché è qui che inizia a chiamarsi Alessandro Cagliostro, nome leggendario ancora oggi.
