Informazioni Su Axum Città Etiopia: Regno, Obelischi & Stelee

Grandi stele di pietra salgono al cielo nella capitale spirituale dell'Etiopia, dove si dice che sia custodita l'Arca dell'Alleanza.
Un paese africano nel Corno d'Africa, l'Etiopia è una terra di popoli nobili, animali unici e deserti roventi di lava e sale. Dalle sue terre rosse sono sorti alcuni dei regni più enigmatici della storia, civiltà leggendarie come quella degli Axumiti che hanno lasciato una serie di tracce misteriose ad Aksum, la loro antica capitale.
Regno di Axum
Si fa menzione, per la prima volta, di questo misterioso regno in un antico documento noto come Periplus Maris Erythraei: in questo diario di viaggio, l'autore descrive il regno degli Aksumiti come una terra ricca governata dal re Zoskales, un tiranno coltivato e appassionato sulla letteratura. La civiltà axumita raggiunse un tale livello di raffinatezza da far circolare monete d'oro rare e preziose recanti le effigi di almeno venti diversi sovrani. Secondo studi recenti, la civiltà axumita risale almeno al IV secolo a.C., ma non abbiamo ancora fatto luce sulle sue origini.
Ad aumentare la confusione, l'antica lingua ufficiale axumita, Geez, utilizzata dalla corte imperiale etiope nei documenti fino al 1974 e ancora in uso come lingua liturgica della Chiesa ortodossa etiope, risale direttamente al 2000 a.C.
Obelisco di Axum fatti

Ma c'è una caratteristica che rende questa civiltà africana davvero unica: gigantesche stele sono scolpite in blocchi di granito che possono ancora essere viste a dozzine nell'odierna Axum; alcuni sono danneggiati al suolo, altri spiccano da 30 metri di altezza. Ma fino ad ora, il loro significato rimane un mistero. Tra quelli ancora in piedi, c'è la cosiddetta Stele di Re Ezana, alta 24 metri; dal 2008 la doppia stele che l'Italia ha restituito all'Etiopia è stata sostituita dalla sua parte. Ma la Grande Stele di Aksum, il cui crollo - secondo la leggenda - segnò la fine dell'Impero Axumita, era alta 33 metri e si trova ancora oggi dove gli dei l'hanno fatta cadere. Le stele axumite hanno uno stile unico: le loro decorazioni sembrano rappresentare porte e finestre, a volte con decorazioni che ricordano le maniglie; sono sempre realizzate nell'incavo delle stele stesse come se avessero ricevuto targhe o preziose effigi che nessuno ha mai trovato.
Ci si chiede quale sia la natura delle stele: sembra strano che potessero essere dei semplici monumenti funerari perché non ci sono tombe corrispondenti. Anche il loro stile, più simile a quello di un'abitazione che a quello di un monumento, è un mistero. Secondo alcuni calcoli il blocco di pietra che costituisce la Grande Stele doveva pesare circa 520 tonnellate. Non possiamo ancora dare una risposta definitiva su come sia stato possibile spostarlo su 4 chilometri - la distanza tra esso e le cave - e poi erigerlo.
Leggende e mistero della civiltà axumita
Ma le enormi stele di granito non sono l'unico mistero dell'antica civiltà axumita. Secondo i racconti di diversi viaggiatori, sembra che il terreno risuoni sotto i piedi, a causa delle innumerevoli tombe e cavità che crivellano la zona. Le leggende affermano che la fitta rete di volte sotterranee - parte delle quali è ancora inesplorata - nasconderebbe un passaggio che porta in Arabia.
Il mistero rimane sulle cause della fine della mitica civiltà axumita. Le leggende registrate negli scritti gelosamente custoditi dai monaci vicini raccontano di una regina guerriera chiamata Gudit, forse pagana o di origine ebraica, che distrusse la città incendiandola in una notte. Gudit uccise l'ultimo sovrano axumita e abbatté un gran numero di stele. L'unica cosa di cui possiamo essere sicuri è che gli ultimi obelischi rimasti - i più piccoli che non recano un'iscrizione - sono conservati in un parco dedicato. Le ultime tracce di un popolo maestoso e segreto, sepolto nelle sabbie del tempo.
Aksum oggi
Aksum è oggi meta di grandi pellegrinaggi: è considerata la città più santa di tutte le città dell'Etiopia. La Chiesa ortodossa afferma che, nella chiesa di Nostra Signora di Sion, è conservata la mitica Arca dell'Alleanza: lo scrigno dei poteri soprannaturali contenente i Dieci Comandamenti di Mosè. È un peccato che nessuno possa osservarlo o toccarlo tranne il custode della chiesa - l'unico eletto ad avere questo privilegio - che veglia su di esso giorno e notte, per tutta la vita.
