Annibale E I Suoi Elefanti Attraversano Le Alpi?

L'esercito di Annibale sorprende Roma attaccando da nord; il capo cartaginese ha fatto attraversare le Alpi ai suoi elefanti! Un'impresa straordinaria che ha emozionato gli storici, ma che solleva molti interrogativi.
Quando salì al potere nel 221 a.C., il 27enne Annibale sembra essere spinto solo dal desiderio di vendicare suo padre Amilcare, sconfitto da Roma dopo la prima guerra punica. Roma, eterna rivale di Cartagine, e che sta per imporre la sua supremazia nel Mediterraneo, diventa l'unico oggetto del risentimento di Annibale. Consolidando le conquiste del padre in Spagna, si prepara a ingaggiare una seconda guerra punica con le truppe esperte che intende condurre alle mura di Roma.
Un brillante stratega e tattico senza precedenti, Annibale aveva una truppa di circa 60.000 mercenari professionisti reclutati dai popoli soggiogati di Cartagine. Libici, specialisti in giavellotto, con resistenza leggendaria e che formeranno ancora i due terzi della fanteria dopo aver attraversato le Alpi. Al loro fianco fanti iberici e mercenari delle Baleari. Questa fanteria leggera è supportata da una cavalleria numida armata di pochi giavellotti e di un semplice pugnale, virtuosi capaci di guidare due cavalli alla volta e di cambiarli nel mezzo della corsa per risparmiare le loro cavalcature. È quindi un esercito molto mobile e stagionato quello che Annibale ha messo insieme, un esercito che ha anche una impressionante "cavalleria corazzata": i famosi elefanti.
"L'armatura" di Annibale
L'efficacia militare degli elefanti, Cartagine l'ha già testata a sue spese affrontando i mastodonti di Pirro, re dell'Epiro. Prima di lui, furono gli indiani e poi i persiani a utilizzare per primi la forza dell'impatto e la paura di questa "cavalleria corazzata". Per marciare su Roma, Annibale raccoglie non meno di 37 elefanti la cui missione in battaglia è quella di sfondare le linee nemiche terrorizzandoli: guidati da un mahout, caricano, trombando, a testa alta tra le loro mostruose orecchie tese, in piedi tra le loro terribili zanne la "proboscide", quel tronco che Lucrezia descrive come "una mano a forma di serpente". Il loro profumo a volte è sufficiente per far prendere dal panico i cavalli di un avversario.
Una straordinaria impresa logistica
Ancor più delle spedizioni di Alessandro Magno, l'attraversamento delle Alpi da parte di un esercito cartaginese di diverse decine di migliaia di uomini e una pesante amministrazione, un'imponente cavalleria e una "divisione corazzata" di 37 elefanti rappresenta un'impresa senza precedenti che accenderà le menti di storici come Polibio e Livio.
Annibale ha lanciato il suo esercito da Cartagena in Spagna nel maggio 218. Ha attraversato l'Ebro, poi i Pirenei attraverso il passo del Perthus e si preparava ad attraversare il Rodano alla fine di agosto, probabilmente a Villeneuve-lès-Avignon o Pont-Saint-Esprit. La sorpresa è totale per i romani! Quando Cornelio Scipione e le sue legioni arrivano a Marsiglia, Annibale è già a metà strada da Roma, è troppo tardi per intercettarlo.
Volontariamente ridotto a 40.000 uomini e guidato dai Galli, l'esercito si impegna a Maurienne lungo la valle del fiume Arc e finalmente raggiunge un valico dopo nove giorni, al "tramonto delle Pleiadi", cioè alla fine di ottobre, al avvicinamento dell'inverno. Il passo del Petit-Mont-Cenis, il passo Clapier o più probabilmente il passo Savine-Coche a quota quasi 2.500 m? Non c'è modo oggi di trovare la rotta che gli elefanti sarebbero stati in grado di prendere.
Le Alpi, tomba degli elefanti?
"Questi sono i bastioni di Roma che avete appena scalato", esclama Annibale alle sue truppe esauste che hanno raggiunto la cima delle Alpi. La discesa verso la Pianura Padana avviene sotto la neve ed è ancora più pericolosa della salita, imboccando un sentiero sbarrato da ghiaioni. Quanti elefanti sono riusciti ad attraversare le Alpi?
Né Livio né Polibio lo chiariscono. Secondo i numeri incisi dall'ordine di Annibale sulla tavola di bronzo di Capo Lacinion nell'Italia meridionale, l'esercito cartaginese giunto a questo punto si riduce a 20.000 fanti e 6.000 cavalieri ... ma quanti elefanti?
Sappiamo solo che Annibale non ha più di sette elefanti normodotati, sei dei quali moriranno di freddo, prima delle brillanti vittorie del Trasimeno e poi di Cannes in Puglia. Allora ne rimarrà solo uno, il battezzato Siro, con il quale sfilerà per le città conquistate.
Animali estinti
Durante l'estate del 1959, era uno strano equipaggio che i Savoia potevano osservare in direzione del passo Clapier: guidato se non "ingannato" da un inglese, un giovane elefante asiatico di nome Jumbo cercò di attraversare le Alpi! L'avventura finirà con un fallimento e l'animale potrà raggiungere l'Italia solo dalla strada statale del Moncenisio. Avranno luogo altri tentativi, che falliranno anch'essi. Come ha potuto Annibale realizzare un'impresa del genere 2000 anni fa? La risposta potrebbe risiedere in questi animali di cui non sappiamo nulla perché erano gli elefanti berberi, Loxodonta africana cyclotis, che ora sono completamente scomparsi. Cugino del potente elefante africano, ma più piccolo dell'elefante asiatico, noto per essere intelligente e facile da addestrare, questo elefante ha mostrato delle facoltà particolari che gli avrebbero consentito di realizzare un'impresa di cui alcuni ancora dubitano?
